Un articolo da me dedicato alla mia passione per le automobili, pubblicato sulla rivista professionale "360° Oftalmologia"

Un articolo del Prof. Guido Corallo, dedicato ad una delle sue più grandi passioni, pubblicato sul N° 10 del 2019 della Rivista "360° Oftalmologia (prima parte)
Un articolo del Prof. Guido Corallo, dedicato ad una delle sue più grandi passioni, pubblicato sul N° 10 del 2019 della Rivista "360° Oftalmologia (prima parte)
Un articolo del Prof. Guido Corallo, dedicato ad una delle sue più grandi passioni, pubblicato sul N° 10 del 2019 della Rivista "360° Oftalmologia (seconda parte)
Un articolo del Prof. Guido Corallo, dedicato ad una delle sue più grandi passioni, pubblicato sul N° 10 del 2019 della Rivista "360° Oftalmologia (seconda parte)

Una passione senza tempo: quella per i motori e per l'automobilismo sportivo

Guido Corallo ai tempi in cui praticò l'automobilismo sportivo, per i colori della prestigiosissima, ultra-blasonata Scuderia del Grifone di Genova, dalla quale uscirono indimenticati campioni dei Rally e della pista. L'auto è una Innocenti Mini De Tomaso, nella sua versione elaborata da Rally. Piccola, leggerissima, passo corto, rapporto peso/potenza estremamente favorevole, era il mezzo ideale per sgaiattolare agilmente tra i birilli collocati, a tratti, sui percorsi di gara degli slalom in salita. La foto è stata scattata poco prima dello svolgimento dello Slalom Ferriere-Boasi (GE), una gara appartenente al Campionato Italiano Slalom in Salita, settore Nord-Ovest, 4 settembre 1983.

Guido Corallo durante una fase della corsa citata nella didascalia precedente.

Una Porsche 911 impegnata nella stessa gara cui si riferiscono le foto precedenti.

Una Lancia 037 Rally impegnata nella stessa gara cui si riferiscono le foto precedenti.

Guido Corallo accanto alla sua BMW 320is, uno dei molti modelli sportivi della Casa bavarese da lui posseduti attraverso gli anni. Il modello in questione è un'icona ben nota agli appassionati. Direttamente derivata dalla M3, era un 4 cilindri in linea aspirato di 1.992 c.c., con una potenza di 192 CV e una velocità massima di 227 Km/h. Trazione posteriore, elettronica ancora del tutto assente, era un'auto molto impegnativa da guidare, almeno se le si chiedeva di esprimere tutte le sue potenzialità. Non a caso fu scelta, come auto da addestramento piloti, da diverse scuole di guida sportiva, tra cui quella di Siegfried Stohr, che ha tutt'ora sede presso l'Autodromo di Misano Adriatico (RN). La foto è stata scattata nel 1989 nei pressi dell'Autodromo del Mugello (Scarperia, FI).

Guido Corallo con la sua BMW Z4 3.0 si Coupé, una scultura su ruote, opera del celebre stilista americano Chris Bangle. Trazione posteriore, motore benzina, cilindrata 2.979 c.c., 6 cilindri in linea, potenza 265 CV, velocità massima 250 Km/h (solo perché era presente il limitatore...), accelerazione 0-100 Km/h in 5,7 secondi, era un'auto da adrenalina pura. La si guidava stando praticamente seduti a cavallo dell'assale posteriore, come sulle vecchie monoposto della Formula 1. Auto da grandi emozioni, insomma. La foto è stata scattata nel 2008, su una strada dell'Appennino Ligure.

Nonostante Guido Corallo sia da sempre un appassionato del marchio  BMW, anche lui - come tutti gli appassionati, del resto - non è certo insensibile al fascino del “cavallino rampante”. Questa foto lo ritrae durante una delle sue visite periodiche al "Santuario", ossia la Galleria Ferrari a Maranello (MO). Era il 2009.

Guido Corallo accanto alla monoposto che fu del mitico pilota della Ferrari Gilles Villeneuve (Galleria Ferrari, Maranello, MO, 2009).

Guido Corallo accanto alla "Enzo Ferrari", modello immesso sul mercato nel 2002. Con un nome di quel genere non poteva trattarsi che di un modello assolutamente eccezionale (Galleria Ferrari, Maranello, MO, 2009).